KADDISH

gen 27.

Suoni, voci e immagini dalla Shoah

Venerdì 27 gennaio, alle ore 21.00 presso l'Auditorium comunale, in occasione della giornata della Memoria, l'Assessorato alla cultura organizza "KADDISH Suoni, voci e immagini dalla Shoah", un progetto ideato e realizzato da Sebastiano Andreose, Tito Pavan e Cristiano Zanellato. Ingresso libero.

Data
27 gennaio 20172017-01-27T09:00:00
Ora
21.00 2017-01-27T09:00:00
Luogo
Auditorium comunale - Trebaseleghe

Le musiche ed i testi:

KLEZMER, genere musicale di tradizione ebraica (kley e zemer, letteralmente “strumento del canto”) che fonde in sé strutture melodiche, ritmiche ed espressive che provengono dalle differenti aree geografiche e culturali con cui il popolo ebraico è venuto in contatto (i Balcani, la Polonia, la Russia). E’ musica che esprime sia felicità e gioia, sia sofferenza e malinconia, fusione tipica della musica del mondo ebraico. Nel klezmer lo strumento principale è il violino, ma grande importanza hanno anche il clarinetto e gli ottoni.

ERWIN SCHULHOFF (1894-1942): pianista e compositore nato a Praga, discendente da una famiglia ebrea di musicisti boemi. Nel 1930 compone la Hot-Sonate  per sax contralto e pianoforte, brano in cui una salda struttura “classica” viene riempita di elementi  provenienti da generi “non classici”, quali il jazz, il blues e il klezmer. Durante l’occupazione tedesca, Schulhoff  viene arrestato in quanto ebreo e comunista. Muore di tubercolosi a quarantotto anni, in un campo di concentramento.              

FRANK MARTIN (1890-1974): compositore svizzero nato da una famiglia protestante di origine francese. Attivo come pianista e clavicembalista, durante la seconda guerra mondiale diviene presidente dell'Associazione Svizzera dei Musicisti. Nel suo stile personale opera una sintesi della tradizionale musica tonale con la tecnica dodecafonica Schoenberghiana.

La Ballade per sax tenore e pianoforte, composta tra il 1940 e il 1941, riflette tutta la tensione e il clima di terrore in cui versava il mondo europeo in quegli anni.

PAUL HINDEMITH (1895-1963): musicista tedesco (compositore, direttore d’orchestra, violista, teorico e trattatista). Nel 1927 diviene professore nella prestigiosissima Musikhochschule di Berlino; ma negli anni successivi il regime nazista identifica in lui un intellettuale degenerato, nemico del popolo e corruttore della musica tedesca. Costretto ben presto a lasciare l’insegnamento, si trasferisce, nel 1940, negli Stati Uniti, dove compone la Sonata per sax contralto e pianoforte, complesso brano in quattro movimenti che sembra disegnare, seppur con intellettuale distacco, il panorama angoscioso lasciato in patria.

JIRÍ LANGER (1894-1943): ebreo di Praga, a diciannove anni lascia la famiglia per raggiungere  e inserirsi nel mondo dei chassidim,  quelle comunità religiose ebraiche sorte nel XVII secolo nell’Europa Orientale che vivevano uno stato di straordinario e gioioso fervore che li isolava dal resto del mondo. Nel 1937 Langer pubblica Le Nove Porte in cui racconta la faticosa ma affascinante accoglienza nella comunità chassidica di Belz in cui deve imparare  l’yiddish, misteriosa lingua nata dalla fusione tra l’ebraico e il tedesco medievale. Ben  presto, con l’occupazione  nazista della Cecoslovacchia, il libro viene messo al bando.

KRESSMANN TAYLOR (1903-1997): scrittrice americana di origine tedesca. Destinatario sconosciuto, pubblicato nel 1938, è un racconto epistolare che anticipa gli orrori della Shoah: Martin, tedesco, e Max, ebreo americano, sono soci in affari e amici fraterni. Presto  l’ombra della storia si proietta sul loro destino.

ELIE WIESEL: il “sopravvissuto” per eccellenza, è nato in Romania nel 1928, naturalizzato statunitense, di cultura ebraica e di lingua francese. Viene deportato ad Auschwitz-Birkenau a soli sedici anni.  Dopo la liberazione  non scrive subito, ma attende circa un decennio. La notte esce in edizione francese nel 1958, ma la prima versione (assai diversa) è di alcuni anni prima, scritta in yiddish. Il protagonista del racconto di Wiesel scrive perché vuole vivere, e lotta affinché il mondo non dimentichi. Autore di oltre quaranta libri, Premio Nobel per la Pace nel 1986, è mancato a New York nel luglio del 2016.

JORGE SEMPRÚN (1923-2011): scrittore nato a Madrid nel 1923. Emigrato in Francia, prende parte alla Resistenza e, nel gennaio 1944, viene deportato come prigioniero politico. A cinquant’anni dalla liberazione da Buchenwald, con La scrittura o la vita (1994) riesce ancora a dare una lucida e sconvolgente testimonianza. Muore nel 2011.

LA DIMENTICANZA PORTA ALL’ESILIO,                 

IL  RICORDO PORTA  ALLA  LIBERTÁ ”

Baal Shem Tov*

*Israel ben Eliezer (1698-1760) meglio noto come Baal Shem Tov, è stato un rabbino polacco fondatore del movimento ebraico del Chassidismo. Fin da giovane aveva l'abitudine di vagare tra i boschi dei Carpazi per meditare. Si creò una reputazione di guaritore itinerante, che gli guadagnò il nuovo nome di “Ba'al Shem Tov” che significa “Maestro nel nome di Dio”. Al centro del suo insegnamento era l'idea che si deve adorare l'Altissimo in ogni attività, non solo nell'osservanza di quanto prescritto ma in qualsiasi atto della vita quotidiana. Proclamava che non nella mestizia, ma nella gioia si deve adorare il Signore, e che il pentimento è sempre possibile.

Informazioni:

Ufficio cultura 049-9319530/9319521

Biblioteca comunale 049-9385358