Memoriae 2019

gen 27.

Una rassegna per non dimenticare


Sarà la proiezione del film La signora dello zoo di Varsavia della regista neozelandese Niki Caro, ad inaugurare, mercoledì 23 gennaio alle 15, in sala Filarmonica a Camposampiero, l’edizione 2019 di Memoriae.

Anche quest’anno, in concomitanza con il “Giorno della Memoria” ed il “Giorno del Ricordo” che celebrano, rispettivamente, il 27 Gennaio la tragedia della Shoah, il 10 Febbraio le drammatiche vicende degli esuli istriani, giuliani e dalmati al termine della seconda guerra mondiale, il Tavolo della Cultura del Camposampierese, in collaborazione con la Rete BiblioAPE, ha dato vita ad una collaborazione per commemorare quegli avvenimenti attraverso una rassegna di spettacoli, conferenze, proiezioni, mostre, incontri e testimonianze dedicate ai tragici episodi di intolleranza ed odio razziale che contraddistinsero tragicamente il Novecento.

A Trebaseleghe giovedì 7 febbraio alle ore 20.45 presso l'Auditorium comunale:
Teatro Laboratorio Brescia presenta: "Sorelle", una storia per ricordare la tragedia delle Foibe. Regia di Sergio Mascherpa.

Ingresso libero.

Data
27 gennaio 20192019-01-27T09:00:00
Ora
21.00 2019-01-27T09:00:00
Luogo
Trebaseleghe e Comuni della Federazione

Quattordici gli appuntamenti in programma dal 23 gennaio al 1marzo:

Si tratta di fatti storici accertati; eppure, i mai sopiti negazionismi di diversa sponda, si ostinano ancora oggi a nasconderli, minimizzarli, manipolarli.

Di fronte all’intolleranza montante ed ai molteplici “ismi” che cercano di ottenebrare la coscienza europea, emancipatasi anche grazie alla dolorosa rielaborazione di quegli episodi di disumanità, diviene ancora più importante riflettere sugli errori del passato e conservarne la memoria per rivendicare con forza la supremazia della ragione.

Non è una fuga dall’attualità, non è rifugiarsi nella storia, è piuttosto riaffermare l’importanza di un’analisi razionale e oggettiva dei fatti quale presupposto per una lettura equilibrata degli avvenimenti contemporanei, fuori dalle banalizzazioni, dalle semplificazioni di parte, dalle inesattezze e mistificazioni che trovano terreno fertile nei social e nella disinformazione di massa.